lunedì 15 aprile 2013

Un Grano da 12 Cavalli la moneta rara di Ferdinando IV

Moneta raraLa monetazione lasciataci da Ferdinando I delle Due Sicilie è così variegata che non solo riesce puntualmente a mettere in disaccordo i numismatici interessati ma saltuariamente costringere a fronte di ulteriori scoperte a cambiare quei presupposti ritenuti ormai stabili. Una certa confusione e senza dubbio provocata dai rinnovati nomi del sovrano che pur chiamandosi Ferdinando Antonio Pasquale Giovanni Nepomuceno Serafino Gennaro Benedetto di Borbone fu prima Ferdinando IV di Napoli e contemporaneamente Ferdinando III di Sicilie per poi affermarsi come Ferdinando I delle Due Sicilie quando in seguito al congresso di Vienna fu nuovamente riconosciuto il Regno delle Due Sicilie che era stato diviso intorno al 1458. Conseguentemente sono giunte a noi monete dove lo stesso sovrano appare come Ferdinando IV, come Ferdinando III e come Ferdinando I. Anche i territori dove tali monete furono in corso sono sempre gli stessi e divisi in due amministrazioni indipendenti ma “federate” all'insegna di un unico re: Dominji al di Qua del Faro e Dominji al di la del Faro. Il sistema di monetazione di Ferdinando I delle Due Sicilie era quello ereditato dal padre Carlo I Re di Napoli e di Sicilia che divenne poi Carlo III di Spagna in seguito alla morte del fratello Ferdinando VI. Tale sistema prevedeva come massimo valore nominale l'oncia d'oro che Ferdinando stabilì del peso di 8,8 grammi di oro a 906,25 millesimi. Un'oncia corrispondeva alla moneta rara da 6 Ducati che aveva come sottomultipli la Doppia da 4 Ducati, lo Zecchino da 2 Ducati, la Piastra da 120 Grana, il Ducato da 100 Grana, il Tarì da 20 Grana, il Carlino da 10 Grana, il Grano da 2 Tornesi il Tornese da 6 Cavalli ed i 3 Cavalli che corrispondevano a 0,0025 parti del Ducato. Unità di riferimento era quindi il Ducato da 100 grana che era moneta di argento da 833 millesimi del perso di 22,94 grammi. Il Grano corrispondeva quindi ad un centesimo di Ducato ovvero era 0,01 Ducato: uno spicciolo alla portata di chiunque. Tuttavia questi spiccioli paradossalmente hanno la vera moneta rara nell'intera monetazione di Re Ferdinando. Nel conio in cui appare come Ferdinando IV troviamo 4 tipi della moneta da 1 Grano da 12 Cavalli: il primo tipo è coniato in rame nel 1770 con diametro di 28 mm e al dritto l'effigie del Re è contornata dalla scritta “FERDIN – IV – D – G – VTR – SIC – ET – HIER – REX” mentre al rovescio la corona reale sormonta la dicitura “GRANO – UNO – 1770”. Nel secondo tipo il diametro viene ridotto a 25,5 mm e l'effigie risulta più piccola e racchiusa intorno alla scritta “FERDINAN – IV – SICLIAR – REX” ed al rovescio non appare più la corona reale mentre viene riportato “UN – GRANO – CAVALLI – 17XII86”; la data di emissione 1786 e divisa dal “XII” che è valore nominale. Il terzo tipo è coniato dal 1788 al 1793 con stesso diametro del precedente ma effigie più grossa contornata da “FERDINA – IV – SICILIAR – REX”. Al rovescio “UN – GRANO – CAVALLI – A. - 12 – P. - (anno)”. Alcuni sottotipi sono generati dalle differenti disposizioni delle sigle dei maestri di zecca: A.P. (Antonio Planelli), R.C. (Regie Corte), C.C. (Cesare Coppola). Infine il 4° tipo, coniato nel 1797, nel 1798 e nel 1800 è formato da un'effigie simile ma differente dalla precedente e contornata dalla dicitura “FERDINAN – IV - SICILIAR – REX”. Il Grano da 12 Cavalli coniato nel 1800 è in assoluto la moneta rara del Regno delle Due Sicilie. Fabio Gigante nel suo catalogo riferisce che M. Pannuti nel volume “Il reame repubblicano del 1799” riporta che venne tirata nella misura di 278 ducati e grana 76. Dal momento che 1 ducato equivaleva a 100 grana l'emissione dovette essere di 27876 monete. Non esistono particolari motivi per un tiratura così bassa alla base della moneta rara se non quelli storici che videro in quegli anni Ferdinando allontanato dalla sua amata Napoli ad opera dei Francesi che fondarono la Repubblica Napoletana. Se pure prontamente il Re ritornò sul trono iniziò un periodo particolarmente impegnativo che si concluse solo con le condizioni sancite nel Congresso di Vienna.

Pubblicato il  29 ottobre 2012 su www.noicollezionisti.it
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